Mi presento:

Dott.ssa Francesca Casalloni

Pedagogista e Psicomotricista

Mi chiamo Francesca Casalloni e sono una Pedagogista e Psicomotricista.

Nella mia vita professionale mi occupo di interventi educativi individualizzati e di gruppo rivolti a bambini, adolescenti e adulti. Ho conseguito la Laurea Triennale in Scienze dell’educazione presso l’Università degli studi di Sassari, discutendo la tesi sperimentale dal titolo: “La progettazione educativa a livello macro e micro, un’analisi sul campo”.

Subito dopo essermi laureata ho iniziato a lavorare, prima presso una scuola dell’infanzia nell’anno 2016/2017 e poi al nido Aziendale Ares di Nuoro come Educatrice Professionale, dal 2017 al 2022. Parallelamente alla carriera professionale ho continuato il mio percorso di studi conseguendo la Laurea magistrale in Programmazione e gestione dei servizi educativi nel 2020, presso l’Università degli studi di Sassari, realizzando il lavoro di tesi intitolato “Antropologia dei Media”.

Nel frattempo ho preso la qualifica di Applicatore/ Mediatore del Metodo Feuerstein. Sempre nello stesso anno ho deciso di svolgere la libera professione come Pedagogista, lavorando nel mio studio ma realizzando anche collaborazioni esterne con enti privati.

Dal 2021 collaboro con i servizi sociali del Comune di Nuoro, seguendo i minori e le loro famiglie. Successivamente ho scelto di iscrivermi alla frequenza di due Master: uno che mi ha permesso di diventare Psicomotricista e l’altro biennale che ho quasi terminato, in Pedagogia Clinica.

Nel Master di Psicomotricità, per quanto riguarda il mio lavoro di tesi, ho focalizzato la mia attenzione sul ruolo che svolge la Danzamovimentoterapia in persone che soffrono del Disturbo del Comportamento Alimentare. Ho realizzato un progetto preventivo psicomotorio da presentare alle classi delle scuole superiori di primo e di secondo grado.

"L'adulto deve farsi umile ed imparare dal bambino a essere grande."

Maria Montessori

"L'unica buona educazione e quella che permette alle emozioni di essere libere."

Alexander Neill

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